Sapienza (filosofia)

Personificazione di Sophia nella Biblioteca di Celso a Efeso

La sapienza (dal latino sapientia, derivato di sapiens -entis «sapiente, saggio»), o sofia (dal greco σοφός, che significa «intelligenza, saggezza»), è un concetto filosofico con il significato di possesso teorico di approfondita scienza e capacità morale di saggezza (φρόνησις, phronesis)[1].

Il concetto è usato inoltre nell'esoterismo (gnosticismo) e in religione (ebraismo, dove è chiamato Achamoth, e cristianesimo, dove è chiamata Sapienza o Santa Sophia).

L'indologo Edward Conze ha connesso la Sophia greca alla Prajnaparamita buddhista, contaminazione originata dalla presenza di monaci buddhisti ad Alessandria d'Egitto nel III secolo a.C.[2][3]

  1. ^ Ove non indicato diversamente, le informazioni contenute nella voce hanno come fonte: Dizionario di filosofia Treccani (2009) alla voce corrispondente.
  2. ^ Edward Conze, Buddhist Philosophy and Its European Parallels, in Philosophy East and West, vol. 13, n. 1, 1963, pp. 9–23, DOI:10.2307/1396783. URL consultato il 30 aprile 2024.
  3. ^ Arnold Kunst, Edward Conze: Thirty years of Buddhist studies: selected essays. xii, 274 pp. Oxford: Burno Cassirer, [1968]. (Distributors: Faber and Faber 42s.), in Bulletin of the School of Oriental and African Studies, vol. 33, n. 3, 1970-10, pp. 640–642, DOI:10.1017/s0041977x00126837. URL consultato il 30 aprile 2024.

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